"Intensificare i controlli evitando che si creino situazioni di concorrenza sleale" questo quanto chiede Confcommercio Modena dopo che numerosi imprenditori segnalano attività commerciali che nonostante le disposizioni da zona rossa, mettono in vendita prodotti non autorizzati come spiega il Direttore di Confcommercio Carpi, Andrea Baraldi
“Ci viene segnalato che ci sono attività commerciali in particolare la grande distribuzione che non limitano la vendita di quegli articoli per i quali in zona rossa è vietata. Noi funzionari siamo stati chiamati anche a fare una certa verifica e scoprire che queste situazioni esistono. Non tutti, non è una cosa generalizzata, ma è indubbio che anche questo fa parte della concorrenza sleale. Con le dovute accortezze non vogliamo fare gli sceriffi di nessuno però chiediamo che ci siano delle verifiche, dei controlli, degli avvisi”
Ad Andrea Baraldi abbiamo fatto notare però che molti sono i negozi aperti in questo secondo lockdown, a differenza del primo, un anno fa
“Quando si parla che è aperta solo un certo tipo di negozio essenziale, si cita sempre nella comunicazione, nei comunicati stampa di questo o altro ente, che sono aperte solo le farmacie, le tabaccherie e i negozi alimentari, così non è. Dal primo lockdown ad oggi sono intervenute più e più interpretazioni, circolari del Ministero dell’Interno dove si è ampliato questa gamma di attività commerciali che vendono, merci, merceologie essenziali. Queste attività aperte hanno il dovere di limitare ciò che non è tra gli articoli essenziali, ma i clienti possono sicuramente trovare molte merceologie ancora disponibili”
Patrizia Santini