"Ieri i miei genitori, intorno all’ora di pranzo, hanno ricevuto una telefonata. - ha raccontato questa mattina Michela a Chiara Tassi - Ha risposto mia mamma, le hanno detto che ero ricoverata per Covid in ospedale, moribonda, e che avevo bisogno di cure particolari. Poi le hanno passato in teoria me, che piangendo dicevo “Mamma sto malissimo, fai tutto quello che ti chiedono”. Un fantomatico professore l’ha informata che entro un paio d’ore dovevano somministrarmi cure particolari per cui era necessario pagare, e le chiedeva di racimolare tutto quello che c’era in casa di valore – oro, monili, denaro- che avrebbe poi potuto consegnare a dei sanitari che si sarebbero presentati in cortile, davanti a casa. Mia madre ha preparato tutto, sempre al telefono con queste persone che continuavano ad incitarla e la tenevano collegata per evitare di verificare che quando detto fosse vero.
Per fortuna mentre mamme stava scendendo in cortile ha incrociato una mia amica e le ha chiesto di accompagnarla. Naturalmente essendo in compagnia nessuno si è fatto vedere, davanti a casa. Nel mentre la mia amica mi ha contattata e le ha fatto sentire che stavo bene.
Una volta rientrata in casa, ha suonato di nuovo il telefono e questa volta si sono spacciati per carabinieri. Le hanno chiesto di scendere di nuovo in strada e di consegnare i preziosi, così che loro potessero arrestare questi malviventi. Addirittura le hanno detto: “Stia tranquilla che non ci scappano, abbiamo già circondato tutto il condominio”. Per fortuna questa mia amica ha poi preso il telefono facendo domande e così questi hanno chiuso la conversazione.
Ovviamente dopo tutto questo i miei genitori erano nel panico, disperati, nonostante sapessero -perché li ho sentiti prima al telefono e poi li ho raggiunti – che stavo bene. Abbiamo subito informato le forze dell’ordine ma ci tenevo a segnalare quanto accaduto per evitare che capiti ad altre persone".
I suoi genitori erano stati contattati sul telefono fisso, immagino…
Si, sul fisso. Ieri poi ripensando a tutto quello che è accaduto i miei genitori hanno ricollegato che nei giorni scorsi avevano ricevuto telefonate mute. Non so se poi loro stessi avessero detto “Sei tu Michela?” e i malviventi fossero riusciti così a carpire qualche informazione sulla famiglia o su come muoversi.
Le forze dell’ordine?
Ieri, dopo quanto accaduto la polizia in borghese ha fatto un sopralluogo sulla zona, dicono che controlleranno tabulati telefonici e telecamere. Speriamo che li prendano perché giocare in questo modo su temi così delicati è davvero da vigliacchi.