CARPI - Abbiamo letto con preoccupata rassegnazione la notizia dell’accoltellamento al parco delle Rimembranze di Carpi, ultima solo in ordine di tempo, che sembra più ricordare la periferia di una metropoli piuttosto che un centro urbano di assoluto rilievo come quello in questione. In un panorama tutt’altro che roseo per l’intera provincia, considerato che Modena, Sassuolo e Mirandola non stanno molto meglio, Carpi è quella che in termini di organici ha la sofferenza percentuale più alta di tutti: sono ben otto gli agenti che mancano rispetto alla seppur vecchia e inadeguata pianta organica. Ecco perché il Siulp aveva sollecitato l’invio di quelle risorse che potessero almeno tamponare una situazione così grave, pur comprendendo le difficoltà di tutti gli altri uffici che da anni soffrono la cronica carenza di uomini e mezzi. Invece no, in quanto Carpi riceverà appena due unità che serviranno solo a sostituire il collega tragicamente scomparso qualche settimana fa e a rimpiazzare un recente pensionamento. Un quadro desolante che la città di Carpi non merita, che il Commissariato subisce passivamente e che i cittadini onesti dovranno pagare a causa di scelte ministeriali che non condividiamo in alcun modo. Pensare che rimpinguare il Posto Integrato di Polizia di Modena possa risolvere le complesse problematiche del capoluogo di provincia, è come pensare che il mare possa essere svuotato con un semplice secchio. Non a caso, negli ultimi anni, il PIP è stato via via ridimensionato proprio perché ci si è resi conto che concentrare le forze in unico posto – la Questura – e distribuire le poche ma ulteriori risorse negli uffici distaccati – i Commissariati – poteva essere l’unica valida soluzione per tamponare l’indifferenza del Ministero dell’Interno nei confronti dei problemi di ordine e sicurezza pubblica di questa provincia. Purtroppo, gli sforzi del Siulp e di vari questori che si sono avvicendati negli anni, vengono brutalmente vanificati da decisioni ministeriali che, cercando di accontentare il desiderio di visibilità di vari soggetti, tornano a scelte antiche, che appartengono ad un passato ormai lontano e per nulla funzionale rispetto alle problematiche d’oggi. Quattro agenti anziché due per un Commissariato come quello di Carpi avrebbero potuto garantire, oltre la consueta attività di polizia giudiziaria, anche una Volante al giorno in più, che in un territorio come quello carpigiano può fare la differenza. Anzi, a leggere certe dichiarazioni recentissime, scopriamo che se fosse per qualcuno dei soggetti in cerca di visibilità, le risorse per Carpi sarebbero zero. |
Una buona occasione è stata persa e il rimedio purtroppo non è dietro l’angolo, visto che i proclamati rinforzi annunciati dal Ministro Lamorgese tempo fa, arriveranno chissà quando e chissà come. L’auspicio è quello che tutti, prima o poi, capiscano che gli obiettivi che possono incidere fattivamente nella sicurezza di questa provincia, non sono quelli di rispolverare vecchi ed empirici rimedi come il PIP, cui il tempo ha dato clamorosamente torto, ma puntare alla promozione di fascia insieme ad una intelligente razionalizzazione delle risorse in campo. |