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Modena Cronaca Sanità: in Emilia Romagna 425 milioni di euro per nuove Case della salute, rete ospedaliera, hospice, Pronto soccorso

Sanità: in Emilia Romagna 425 milioni di euro per nuove Case della salute, rete ospedaliera, hospice, Pronto soccorso

Bonaccini: "Il nostro impegno per una sanità pubblica sempre più forte basata su medicina del territorio e prevenzione"

Lascia un commento | Tempo di lettura 545 secondi Modena - 15 Jul 2021 - 06:28

Una sanità più forte e più vicina ai cittadini. La messa in sicurezza del territorio. Il turismo e la cultura. Le infrastrutture. Gli investimenti per la ripartenza del territorio modenese sono stati ieri  al centro della giornata che la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha trascorso in provincia di Modena. Un ritorno dopo la prima visita compiuta lo scorso settembre nell’ambito del tour che la giunta sta svolgendo in tutte le province, per fare il punto sulle prospettive di crescita e di sviluppo, superata la fase più dura della pandemia.  Monteombraro di ZoccaGuiglia, Vignola, Fossalta, Castelfranco Emilia, Ravarino e Bomporto le tappe di un viaggio che ha visto la Giunta presente alla riunione della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, nella sede della Provincia a Modena. Alla presenza del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, dei primi cittadini del territorio, dei direttori generali di Ausl e Azienda ospedaliera universitaria. All’ordine del giorno della seduta il Piano di potenziamento della rete ospedaliera e territoriale, con un pacchetto di investimenti complessivi superiore ai 425 milioni di euro. Di questi, 200 milioni nel triennio 2021-2023: gli interventi in corso di realizzazione arrivano infatti a 60,1 milioni di euro per l’Ausl di Modena e a 20,1 milioni per l’Azienda Ospedaliera universitaria, mentre per quelli in fase di progettazione e aggiudicazione le risorse ammontano rispettivamente a 41 milioni e a 79,3 milioni. Si aggiungono poi interventi in programmazione per oltre 94 milioni di euro per l’Azienda Usl e 131,8 milioni di euro per quella Ospedaliero universitaria. Opere che per quanto riguarda l’Ausl modenese vanno dalla realizzazione di nuove Case della salute (Modena Nord, già completata, Carpi, Polo Sud Ovest di Modena) alla ristrutturazione-adeguamento della rete ospedaliera (Castelfranco Emilia, Mirandola, Pavullo, Vignola, Carpi, Finale Emilia con la realizzazione del nuovo Centro di cure primarie).  Mentre per l’Azienda ospedaliero universitaria, tra le più rilevanti vanno ricordate quelle di miglioramento sismico del Policlinico e quelle per il nuovo fabbricato Materno-infantile. “Medicina del territorio, più prevenzione, ma anche un forte investimento sulle nuove tecnologie–sottolinea il presidente Bonaccini–. Mentre continuiamo nella campagna vaccinale, con l’obiettivo di fare il maggior numero di somministrazioni possibile, rinnoviamo il nostro impegno per una sanità pubblica che non lasci indietro nessuno. Ripartire dopo la pandemia significa ripartire dal nostro Servizio sanitario che dovrà essere ancor più forte e radicato. E poi il welfare, il lavoro, l’ambiente, i saperi, in linea con quanto previsto dal Patto per il Lavoro e il Clima”.

A Monteombraro per la visita all’Istituto Spallanzani, a Vignola sanità e sicurezza

Prima tappa della giornata a Monteombraro di Zocca per una visita ai nuovi laboratori della sede distaccata dell’Istituto di istruzione superiore per l’agricoltura e l’ambiente “Lazzaro Spallanzani”.  Realizzati – insieme alla nuova palestra –, in accordo con la Provincia, grazie alle risorse della Fondazione Bianchi-San Carlo, gli interventi rappresentano il primo passo di un progetto di recupero dei locali dell’ex Collegio San Carlo, in cui ha sede la scuola, che è stato illustrato dal sindaco Gianfranco Tanari alla Giunta regionale. Nell’ambito del Piano regionale di edilizia scolastica la sede principale dell’Istituto Spallanzani a Castelfranco Emilia ha beneficiato di un finanziamento di 2,3 milioni di euro per interventi di riqualificazione, messa in sicurezza, risparmio energetico.

A seguire tappa al Castello di Guiglia, un’imponente e suggestiva fortezza trecentesca con vista sul fiume Panaro famosa per essere stata la residenza estiva dei Marchesi Montecuccoli, che a maggio ha riaperto le porte al pubblico. Ad accogliere Bonaccini e gli assessori il sindaco Jacopo Lagazzi. Il castello, inserito nel circuito dei Castelli dell’Emilia-Romagna, costituisce una realtà importante per il territorio e un importante luogo di attrazione turistica: l’incontro è stata l’occasione per approfondire i progetti dell’amministrazione comunale e valutare con la Regione le forme e i modi possibili per sostenerli.

Vignola il sopralluogo a due cantieri: quello del Polo per la sicurezza degli otto Comuni dell’Unione Terre di Castelli e quello del nuovo Pronto soccorso dell’Ospedale. Presente la sindaca Emilia Muratori e gli altri sindaci del distretto.

Il Polo per la sicurezza sorge in un’area a ridosso della Strada provinciale 4 vicino alla nuova Pedemontana. Prevede la costruzione di tre nuovi edifici: la sede della Protezione Civile, già in corso, e del comando unico dell’Unione Terre di Castelli, di prossima attuazione, e – nelle previsioni del territorio – la nuova sede dell’Arma dei Carabinieri del distretto. Il costo totale dell'intervento è di oltre 3,3 milioni di euro, di cui oltre 1 milione di euro dalla Regione.

Sono in corso anche i lavori per l’ampliamento e il riassetto del Pronto soccorso dell’Ospedale cittadino, tra i progetti finanziati nell’ambito dell’emergenza Covid19. Un investimento di oltre 1,5 milioni di euro grazie al quale sarà possibile disporre di spazi più ampi, tali da consentire la presa in carico in piena sicurezza del crescente numero di cittadini che vi si rivolgono.

 La messa in sicurezza del territorio a Fossalta e i “Saperi e Sapori” di Villa Sorra

Messa in sicurezza del territorio in primo piano. Nel pomeriggio la visita al cantiere della nuova cassa di espansione a Fossalta di Modena. Un intervento da 3,5 milioni di euro, progettato dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, per la sicurezza del torrente Tiepido nel tratto a valle delle Casse di espansione del Panaro e per l’intera area della località alle porte di Modena. Una zona fortemente urbanizzata e caratterizzata dalla presenza di attività artigianali, commerciali e insediamenti residenziali, coinvolta da ultimo dagli allagamenti causati dall’eccezionale maltempo dello scorso dicembre. L’obiettivo è rinforzare le difese del nodo idraulico per contenere gli effetti delle acque di piena quando il fiume Panaro raggiunge livelli particolarmente elevati.

E poi la cultura con la tappa a Villa Sorra, lo splendido complesso di origine settecentesca, un unicum culturale e paesaggistico con grandi potenzialità anche turistiche. Il complesso è oggetto di un articolato intervento di valorizzazione e restauro per farne un centro per la promozione delle eccellenze del territorio, a partire da quelle enogastronomiche. Il primo stralcio del progetto “Saperi e sapori” prevede un investimento di 6 milioni e 354 mila euro, di cui 3,7 milioni dalla Regione e dal Fondo sisma, 1 milione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la parte restante dai soci del complesso.

 A Ravarino i cantieri dell’ex scuole Rami e la nuova CRA Carlo Alberto dalla Chiesa

Nel pomeriggio tappa a Ravarino. Anche qui un duplice appuntamento con la visita, insieme alla sindaca Maurizia Rebecchi, ai cantieri delle ex Scuole Rami e alla nuova Casa residenza per anziani ‘Carlo Alberto Dalla Chiesa’, una realtà nata nel 2019 (anche grazie a un contributo della Regione) per dare una risposta ancor più efficace alle persone non autosufficienti residenti nei sei comuni dell’Unione di Sorbara.

Il progetto per le ex scuole Rami prevede il recupero di un prestigioso immobile ad uso scolastico, tutelato dai beni culturali e gravemente danneggiato dal sisma del 2012. Terminati i lavori, l'immobile ospiterà le nuove sedi dell’AVIS e della Croce Rossa Italiana, mentre al primo piano troveranno una più adeguata e accogliente ospitalità gli anziani del distretto socio-sanitario oggi in comunità alloggio. Sostenuta da un finanziamento di 600mila euro del Programma regionale opere pubbliche, l’opera prevede anche interventi di rifunzionalizzazione a carico del Comune per oltre 196 mila euro e di riqualificazione energetica grazie per 53mila euro grazie a finanziamenti POR FESR Asse 4.

Infine, la giunta è stata ospite della Lanterna di Diogene, progetto di cooperativa sociale nato nel 2003 a Solara di Bomporto. Un’esperienza che ha l’obiettivo di valorizzare il lavoro di persone con disabilità intellettive, coinvolte nella riscoperta della terra e del lavoro artigianale e consapevole. 


 

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