E’ stato presentato ieri a Modena l’andamento del Progetto periferie, di cui è stato già completato –si è detto in conferenza stampa- il 65% degli interventi. Tra questi rientra anche il percorso per la riqualificazione del complesso RNord: il Comune di Modena, attraverso la società Cambiamo, sta proseguendo nell’acquisizione di appartamenti. 69 ad oggi quelli pubblici, assegnati a canoni calmierati a studenti, famiglie e lavoratori fuori sede. Il palazzone tra via Attiraglio e via Canaletto continua però a rappresentare un problema nonostante i milioni di euro investiti.
E a due passi dall’R Nord continuano i problemi anche in viale Gramsci.
Giovedì scorso in un negozio etnico del viale, già sanzionato e chiuso più volte, c’è stata una rissa: un ghanese ha fatto pesanti apprezzamenti ad una ragazzina che stava passeggiando con il fidanzato 16enne sul viale. Il padre del giovane ha assistito alla scena e si è scagliato conto lo straniero che ha poi trovato rifugio proprio all’interno del contestato negozio etnico.
“Si tratta dell’ennesimo episodio di apprezzamenti, ma a volte capitano anche minacce, a persone che passano davanti al negozio. -racconta a Chiara Tassi un residente- Era inevitabile che prima o poi accadesse qualcosa: la gente ormai è esasperata, anche se ovviamente questo non giustifica alcun tipo di violenza”.
Il sindaco la scorsa settimana ha presentato come “parte della squadra che lavora per la sicurezza” gli 89 gruppi di Controllo di Vicinato attivi sul territorio comunale. In viale Gramsci invece il gruppo è stato chiuso, perché?
Noi sono anni che segnaliamo ogni giorno i problemi in particolare per quanto riguarda il negozio etnico e la piazza di spaccio al Parco XXII Aprile ma non cambia mai nulla. E’ vero che ad esempio sul negozio ci sono state decine di chiusure, sospensioni, ma poi la questione non viene mai risolta in modo definitivo e tutti i giorni è sempre la stessa storia. Non abbiamo tempo da perdere e non possiamo correre dietro alle istituzioni che non ci considerano.