Nel 2013 mentre era alla guida di un mezzo dei vigili del fuoco che si stava recando su un’emergenza, aveva investito, in prossimità di un incrocio a Modena, una 20enne. È stato condannato al pagamento di 1.400 euro di multa, ma contro la sentenza, protesta il sindacato
La giovane investita era appena scesa dall’autobus tra via Giardini e Viale Barozzi per attraversare quindi la strada, ma avendo le cuffiette con la musica alle orecchie non ha sentito il sistema di allarme emesso dall’autopompa. L’impatto è stato inevitabile e la giovane fu trasportata in ospedale in gravi condizioni. Qualche giorno fa la Cassazione ha confermato la condanna in Appello per lesioni personali gravi. Contro la decisione dei giudici protesta il sindacato di categoria, la Conapo per la quale l’autista ha attivato tutte le procedure dell’intervento in emergenza, ma trovandosi un pedone all’improvviso in strada, non è impossibile evitare di travolgerlo. La sentenza ha sottolineato che nonostante si stia svolgendo un servizio di emergenza non si deve creare situazioni di pericolo, al contrario procedere prevedendole.
“Interessa poco adesso se lei aveva le cuffiette o non aveva le cuffiette “ afferma Fabrizio Benvenuti, rappresentante modenese del Conapo. Noi non possiamo circolare sulla strada prevedendo qualunque cosa perché i casi sono due: o circoliamo seguendo il codice della strada, fermandoci quando il semaforo è rosso, facendo attraversare i bambini che vanno a scuola, rispettando gli stop e arriviamo quando arriviamo sull’incendio, l’incidente o qualsiasi altra cosa oppure dobbiamo cercare di essere più veloci nell’intervento sia noi vigili del fuoco, sia le ambulanze sia le forze dell’ordine.
Inevitabilmente qualche rischio in più c’è e c’è sempre stato, ma cosa facciamo? Lasciamo bruciare una casa con la gente dentro perché dobbiamo fermarci al semaforo rosso? Siamo veramente amareggiati per questa sentenza, molto amareggiati”.