Saman Abbas: I giudici del riesame di Bologna sembrano non avere dubbi: sarebbero stati tutti una messa in scena per depistare le indagini i movimenti rilevati la sera del 29 aprile presso l’azienda agricola a Novellara dei tre indagati per la scomparsa della giovane pakistana
Sapendo della presenza delle telecamere, avrebbero inscenato i loro movimenti nell’aia dell’azienda agricola lo zio Danish Hasnain (probabile autore materiale dell’omicidio della giovane Saman) e i cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanullhaq) ripresi con pale e piede di porco avviarsi in tarda serata verso i campi vicini mentre il brutale assassinio sarebbe avvenuto altrove e altrove avrebbero occultato il cadavere o le parti del corpo che potrebbero aver smembrato. A far valutare questa ipotesi, molte dichiarazioni del più giovane fratello di Saman “Io faccio piccoli pezzi – avrebbe detto lo zio – e se volete porto anch’io a Guastalla, buttiamo là, perché così non va bene”. A Guastalla scorre il Po. Perciò diventa comprensibile il fatto che 67 giorni di serrate e capillari ricerche intorno all’azienda non abbiano dato alcun esito. Intanto l’unico finito nelle mani della giustizia è uno dei cugini Ikram Ijaz a cui è stato confermato l’arresto. E’ in carcere