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Montese: cacciatore ferito da un cinghiale

Il numero di animali sta aumentando in modo esponenziale, sostiene l'ATC MO 2

Lascia un commento | Tempo di lettura 121 secondi Modena - 14 Oct 2021 - 09:32

E’ finito in ospedale a Pavullo il cacciatore che ieri mattina è stato aggredito da un cinghiale durante una battuta di caccia a Semelano, frazione di Montese. L’uomo è per fortuna già stato dimesso ma resta preoccupazione per quanto accaduto: i cinghiali stanno aumentando di numero cagionando problemi all’agricoltura e sulle strade.

“La battuta di caccia in questa zona era stata chiesta dalle aziende per tutelare le coltivazioni” dice Romano Canovi, presidente ATC Mo2 intervistato da Chiara Tassi:

“Si pone una questione di gestione di questi animali perché i cinghiali si stanno riproducendo in maniera esponenziale, creando grossi problemi alle coltivazioni ma anche alla viabilità. Si tratta di animali che ormai, che come molte altre specie, per cercare cibo si avvicinano molto alle città, dove lo trovano in abbondanza. Hanno poi molti luoghi di rifugio sicuri, soprattutto in montagna, dove gran parte del territorio ormai non è abitato. Insomma il problema esiste e bisogna che facciamo di più”.

Da una parte questi problemi, che sono reali, dall’altra aumentano le persone contro la caccia. Crede che ci sia un modo per arginare la proliferazione di questi animali senza però intervenire con l’attività venatoria?

Se domani i cacciatori dicessero “basta” nascerebbe più di un problema, a partire da tutte le specie opportuniste – le nutrie, ad esempio, che così tanti problemi provocano agli argini, ma anche volpi  e cinghiali, che come dicevo si riproducono in maniera molto elevata. Io credo che andrebbe rivalutato il ruolo del cacciatore, che deve essere serio, stare alle regole, e che opera per la comunità, non solo per il proprio piacere ed il proprio hobby.
Tenga presente che noi abbiamo dei coadiutori -che colgo l’occasione per ringraziare- che volontariamente dedicano parte del loro tempo a controllare gli argini, fare le catture degli animali fossori e quant’altro. E per i cinghiali accade la stessa cosa.
Non vedo un’alternativa all’utilizzo della caccia per il contenimento di questi animali, anzi, sono convinto che sarà la caccia praticata in modo serio ed incisivo, a tenere sotto controllo il numero di questi animali.

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