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Profughi ucraini impiegati nel settore turistico

Nel bolognese firmato un accordo per promuovere opportunità occupazionali rivolte alle persone provenienti dall'Ucraina. Già una ventina le aziende turistiche disposte ad assumerle

Lascia un commento | Tempo di lettura 130 secondi Bologna - 24 Mar 2022 - 10:40

E’ stato firmato un accordo, al momento progetto pilota ma con l’idea di estenderlo a livello regionale, per promuovere una serie di opportunità occupazionali per i profughi provenienti dall’Ucraina e ospiti a San Lazzaro di Savena. Nella provincia di Bologna sono già una ventina le aziende turistiche disposti ad assumerli.  "L’anno scorso abbiamo riscontrato un grosso problema per la mancanza di manodopera soprattutto nel settore alberghiero, ristorazione, pubblici esercizi -  sottolinea il presidente di Confesercenti Emilia Romagna Dario Domenichini, per cui,  grazie alla disponibilità immediata di queste persone che arrivano dall’Ucraina a rendersi utili e disponibili fare l’accordo è stato abbastanza facile. E’ volontà di tutti dare una mano alle persone che arrivano dalla guerra e aiutare le imprese a risolvere questo problema di personale che già l’anno scorso era importantissimo. Può essere veramente la soluzione che da un lato dà dignità a queste persone che vengono ospitate nel nostro paese e dall’altro risolvere un problema non piccolo perché collegato alla mancanza di occupazione nel settore ricettivo e del turismo.

Uno dei problemi più rilevanti è quello della lingua, nel senso che sono persone che arrivano qua non sapendo l’italiano. Come pensate di intervenire?

E’ un problema in effetti che c’è, nell’immediato abbiamo difficoltà a risolvere. Abbiamo immaginato corsi rapidi per imparare i rudimenti della lingua limitatamente a quelle che sono le mansioni richieste

Ci sarà un luogo dove far incontrare domanda e offerta, mi riferisco soprattutto al web?

Abbiamo pensato di distribuire un questionario tra i nostri associati - spiega il presidente di Confesercenti Emilia Romagna Dario Domenichini - per capire quelle che sono le necessità e, attraverso il web, pensiamo sia la soluzione più veloce per mettere in contatto domanda e offerta. Anche in base alle competenze che queste persone che arrivano dall’Ucraina mettono a disposizione. I nostri imprenditori - conclude Domenichini -  si sono detti assolutamente disponibili a fare formazione in azienda.

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