L’aumento del prezzo dell’energia elettrica preoccupa i gestori degli impianti sciistici a pochi giorni dall’apertura della stagione invernale.
Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone, spera che la difficile situazione cambi: “Il problema è il rincaro dell’energia elettrica. Speriamo tutti che da gennaio il prezzo cali, altrimenti avremno aumenti del 25-30% dei costi. L'anno scorso l'energia incideva del 10% sull’incasso. I rincari previsti porterebbero un grande aumento sia nella produzione della neve sia nel costo degli impianti.
Nonostante questo, ci siamo presi la responsabilità di mantenere i prezzi degli skipass invariati durante la settimana, con rincari di appena 3 euro solo il sabato, la domenica e per le feste di Natale: senza non riusciamo a sostenere questi costi".
Magnani rimane comunque fiducioso per l’apertura della stagione: “Oggi sono arrivati i tre mezzi da apripista per cui il consorzio Cimone ha fatto un grandissimo investimento e che serviranno a mantenere le piste in perfette condizioni. Per l’apertura della stagione aspettiamo un'abbondante nevicata o il freddo, per far entrare in funzione il nuovo sistema di produzione neve con impianti aggiornati che consumeranno il 30% di energia elettrica in meno e produrranno il 30% di neve in più. L’anno scorso l’80% delle piste veniva coperta da 45 cm di neve in 4 giorni, oggi con i nuovi macchinari lo stesso viene fatto in tre giorni. Noi – conclude Magnani - speriamo di aprire l’8 dicembre ma dipende sempre dal meteo.”
Giulia Martinelli