Si infittisce il giallo della morte di Alice Neri, il cui corpo è stato trovato carbonizzato venerdì sera nelle campagne di Fossa di Concordia. Indagati per omicidio volontario, come atto dovuto, restano l’amico con cui la 32enne ha trascorso la serata di giovedì nel bar di Concordia, ed il marito della donna.
Ma si fa sempre più largo l’ipotesi che nell’omicidio sia coinvolta una terza persona. La targa di un’altra auto appartenente ad un residente in zona è stata infatti ripresa quella notte ad uno dei varchi elettronici che controllano il luogo vicino a dove è stato ritrovato il cadavere.
Intanto proseguono gli accertamenti dei Ris disposti dai carabinieri.
Sull’omicidio della 32enne è intervenuta Rosanna Bartolini, del centro antiviolenza di Modena:
“Come centro antiviolenza vogliamo ripetere che il nostro obiettivo è lavorare sul prima, credendo alle donne e incoraggiandole a chiedere aiuto, informandole che esistono dei luoghi di protezione, anche rispetto alla loro privacy, dove potersi confrontare per verificare se, come e quanto siano sia in pericolo.
C’è stato un aumento negli accessi ai centri nell’ultimo anno?
Si, per la nostra associazione è la prima volta che arriviamo a superare i numeri del 2018: in questo momento già 410 donne hanno chiesto aiuti ai nostri centri. Arriveremo temo a 450 entro fine anno, un numero davvero elevatissimo.