Spacciandosi per direttori di banca, avevano contattato alcuni sacerdoti dicendo che Giorgio Squinzi, ex patron del Sassuolo e della Mapei, gli aveva lasciato in eredità grosse somme di denaro. Ma servivano 5mila euro per le pratiche burocratiche da pagare subito. L’inganno è però stato smascherato e i due truffatori sono finiti a processo. Alla sbarra un italiano di 53 anni e una cinese di 45, entrambi residenti a Ferrara. Le parti offese sono tre parroci, due di Sassuolo e uno di Carpi, che dopo la strana telefonata hanno chiamato i notai citati e la Mapei che erano all’oscuro di tutto.