A Novembre, in un imbarazzato silenzio generale, il Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di allontanare da Reggio Emilia il Procuratore Marco Mescolini. Non potrà mai più lavorare in Emilia Romagna perché fece forti pressioni su Palamara per ottenere la "procura di Reggio" e politicamente non si dimostrò imparziale.
La vicenda ora è diventata oggetto di un’interrogazione parlamentare al Ministro Nordio dopo nuove rivelazioni di un ex Pm, Pennisi.
Nella maxi indagine “Aemilia” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia Romagna, le numerose informative dell’Arma e le segnalazioni dei Servizi segreti sui rapporti fra i vertici locali del Partito Democratico e i capi cosca del clan Grande Aracri di Cutro non vennero mai “valorizzate”.
Il pm antimafia Roberto Pennisi, che pare stesse approfondendo questo filone investigativo, venne fermato dalla direzione distrettuale antimafia di Bologna dall’allora procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti. Roberti, nel 2019, è poi diventato Europarlamentare proprio del PD, incarico che ricopre tuttora.
Una vicenda che potrebbe riaprire pagine scomode per politici locali e dirigenti pubblici