Va meglio la manifattura, si incrementa ancora il fatturato dell’edilizia. Controversa invece la situazione del terziario trascinato al ribasso dalla profonda crisi del settore alloggio e ristorazione mentre servizi alle imprese e alle persone ritornano su un sentiero di crescita. Ma che ne sarà, nei prossimi mesi, del mercato del lavoro? Chiara Tassi lo ha chiesto al presidente della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari…
Questa crisi ci ha dato soprattutto mancanza di certezze e credo che sia stato veramente decisivo il fatto che vi siano state casse integrazioni Covid con possibilità di proroga. Penso che in questa situazione, se si riapre l’economia come è lecito aspettarsi vedendo i segnali positivi del secondo semestre, gli imprenditori potranno mantenere il più possibile l’occupazione anche allo scadere del blocco dei licenziamenti. Sono fiducioso in questo. Ci saranno nuove prospettive, c’è voglia di crescere e c’è bisogno di forza lavoro qualificata come abbiamo nei nostri territori. Certamente la qualificazione diventerà sempre più importante per il lavoro. Riuscire a dare capacità di apprendimento, formazione e aggiornamento ai lavoratori che ora sono in cassa integrazione è fondamentale per le aziende ma anche per il sistema territoriale.
Quest’anno in provincia di Modena c’è stato un boom di iscrizioni agli istituti tecnici e professionali. Significa che anche i ragazzi iniziano ad orientarsi verso il futuro mondo del lavoro?
Certamente siamo in una situazione in cui la qualificazione di tipo tecnico e professionale può offrire uno sbocco più pragmatico e immediato al mondo del lavoro. Come Camera di Commercio stiamo cercando di fare orientamento al lavoro e alle professioni, dare indicazioni. Abbiamo strumenti importanti che si si possono consultare online, sono sistemi che consentono di verificare quali sono le richieste di mercato e i profili occupazionali più richiesti ed immediatamente fruibili. E’ nostro compito dare queste prospettive. Penso comunque che sia un buon segno che ci siano molti iscritti agli istituti tecnici, in tempo di crisi mi sembra normale che si scelga uno sbocco occupazionale più immediato.