“I 135mila iscritti ai Centri per l’impiego, i disoccupati di settori in crisi come turismo e commercio ma anche coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza” potranno essere utilizzati in agricoltura per sopperire alla carenza di manodopera nei campi. Lo ha deciso ieri la Consulta agricola organizzata in mattinata in Regione.
"La risposta del Governatore Bonaccini va nella direzione auspicata da Confagricoltura ER. - dice, soddisfatto, il presidente di Confagricoltura, Marcello Bonvicini - E non solo sul tema degli stagionali – rimarca il presidente Bonvicini -. Anche per l’impegno assunto in raccordo con l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, nell’accelerare il processo di semplificazione e i pagamenti dei contributi attesi dalle aziende agricole nell’ambito dei progetti previsti dal Piano di Sviluppo rurale; nel fare leva sullo Stato per poter accedere quanto prima alle risorse Ue non spese da altre Regioni. Inoltre siamo fiduciosi – aggiunge il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna - che si possa procedere in tempi stretti all’istituzione di un Tavolo Ortofrutticolo regionale per affiancare le aziende danneggiate da gelate e cimice asiatica e mantenere in vita questo comparto che rischia di scomparire dopo una serie di annate disastrose».
Confagricoltura Emilia Romagna ha anche chiesto alla Regione “di attivarsi sui tavoli nazionali affinché siano immediatamente restituiti i crediti Iva alle imprese agroalimentari del territorio, che sono un pilastro dell’economia regionale e garantiscono la tenuta dell’intero sistema del Food & beverage emiliano-romagnolo”.
Infine sugli strumenti messi in atto per reperire manodopera, l’organizzazione agricola datoriale osserva che arrivano numerose le candidature lungo la via Emilia attraverso la nuova piattaforma Agrijob, lanciata da Confagricoltura per facilitare l’incontro tra aziende agricole e lavoratori. Diversi sono i profili: c’è Antonella che vuole lavorare in agricoltura e garantisce capacità di adattamento, resistenza psicofisica al lavoro manuale e un atteggiamento aperto e collaborativo; Federico, un agente immobiliare impossibilitato a svolgere la sua attività; poi ci sono Sofia, giovane studentessa universitaria, e Cristian, con esperienze nel campo della ristorazione e vendita, entrambi volenterosi e interessati a un impiego nella raccolta di frutta e ortaggi. E Carolina, una neolaureata che a causa dell’emergenza Covid ha visto svanire nel nulla il suo stage all’estero.