Ieri pomeriggio riunione in videoconferenza del cosiddetto Patto per il Lavoro: ci sarà una settimana di tempo per definire insieme -Regione, sindacati e imprenditori- un progetto da sottoporre al Governo. Obiettivo: protocolli operativi di sicurezza per l'avvio graduale di, queste le ipotesi, automotive e packaging oltre che dei cantieri per le grandi infrastrutture stradali. Sono infatti queste le prime filiere da cui l’Emilia Romagna intende ripartire.
Un “governo della ripartenza”, come lo hanno definito il governatore Bonaccini e l'assessore Colla, che passa dall’istituzione in tutte le province emiliano-romagnole di Tavoli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che possono partire con una dotazione finanziaria stanziata dalla Regione di 1,5 milioni di euro e altri 5 milioni per la messa in sicurezza sanitaria e la sanificazione degli ambienti di lavoro. Una fase che passa anche dal far partire, in questo momento di bassissima intensità di attività e mobilità, le opere pubbliche già cantierabili. Garantendo in ogni situazione o ambiente produttivo il distanziamento sociale necessario. Liberando anzitutto l’operatività delle filiere che operano a livello internazionale, con le sue imprese, da quelle di grandi dimensioni a quelle piccole e medie, che insieme alla logistica sono filoni strategici dell’economia e del lavoro made in Emilia-Romagna.
“L’obiettivo è mettere in campo i migliori modelli, settore per settore, della messa in sicurezza. Muovendoci nel perimetro delle decisioni delle prossime ore a livello europeo- hanno detto Bonaccini e Colla -. Abbiamo l’obiettivo di tenere un rapporto con il Governo avendo come Emilia-Romagna una nostra idea di supporto in grado di proporre e prendere impegni, nostro tratto distintivo. Oggi possiamo dire che abbiamo un buon sistema di copertura degli ammortizzatori. Ora bisogna condividere il passaggio dalla decretazione d'urgenza a un'idea di governo dei processi, fase che vogliamo discutere con i soggetti del Tavolo per il Lavoro senza contrapporre mai la sicurezza sanitaria con la necessità economica. Il contrario, infatti- chiudono presidente e assessore- sarebbe un errore imperdonabile”.
Intanto da oggi via al primo milione di mascherine per i lavoratori. Saranno consegnate alle associazioni di categoria. Un altro milione sarà disponibile entro una settimana.