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Modena Economia E-Hub il polo delle start up sostenuto da Techboard raddoppia i propri spazi

E-Hub il polo delle start up sostenuto da Techboard raddoppia i propri spazi

Dal 2019 a oggi sono arrivate in via della Scienza tante giovani aziende che hanno portato innovazioni importanti soprattutto in settori quali automotive e biomedicale

Lascia un commento | Tempo di lettura 240 secondi Modena - 10 Sep 2021 - 07:19

Un ambiente più che raddoppiato per dare la possibilità ad altre giovani aziende di sviluppare le proprie intuizioni e trovare importanti collaborazioni di mercato. È quello che è stato inaugurato ieri all’interno di E-Hub, l’incubatore di impresa inserito all’interno dell’azienda Techboard di via della Scienza 50 a Modena, intuizione dell’imprenditore Fabio Malagoli per creare una rete virtuosa di professionisti e interessanti sinergie in particolare nel campo dell’elettronica.   I nuovi spazi di E-Hub. Rispetto a dicembre 2019, quando fu aperta la prima parte dell’incubatore su una superficie di 400 metri quadri, sono stati realizzati ulteriori ambienti che hanno portato la sua estensione a un totale di circa mille metri quadri. La nuova ala inaugurata presenta due sale riunione aggiuntive alle esistenti, una sala grande per corsi ed eventi con 50 posti a sedere, sei uffici da quattro persone ciascuno oltre a una zona di coworking con un totale di 12 postazioni. Si aggiungono ovviamente tutti i servizi essenziali e un’area ristoro e caffè. «Questo investimento rappresenta prima di tutto la conferma che il favorire lo sviluppo di idee imprenditoriali nel settore dell’elettronica in cui da sempre operiamo, ha funzionato - sottolinea Fabio Malagoli – e permetterà ad altre start up di poter usufruire dei nostri servizi. Chi viene da noi, per esempio, può contare su uffici allestiti di tutto punto, pronti all’uso, sull’utilizzo delle nostre tecnologie, su consulenza e momenti di mentoring, ma anche su servizi basilari come la ricezione della posta e dei corrieri, segreteria, amministrazione, comunicazione e marketing». 

Le innovazioni di E-Hub. Sono già numerose le giovani imprese ad alta tecnologia che al momento hanno scelto l’incubatore E-Hub per sviluppare le proprie proposte. Uno dei settori di riferimento è quello dell’automotive, inteso a 360 gradi in tutte le sue forme, con un occhio di riguardo alla rivoluzione elettrica ed elettronica. Cominciamo con HiPeRT srl, seguita dal professor Marko Bertogna di Unimore, che opera sulla tecnologia di trasmissione dati “real time” per la gestione della guida autonoma e dove lavora una trentina di persone, collaborando con Maserati, Dallara e altre grandi case automobilistiche. OPEN ENERGY invece si sta occupando di soluzioni innovative per migliorare la sostituzione di batterie per le macchine elettriche in favore del prolungamento del relativo ciclo vita. Refuel, operazione sostenuta da Aimag, ha sviluppato una centralina “after market” per permettere l’utilizzo di biodiesel su mezzi da lavoro alimentati a gasolio. «Tante attività di questo settore - spiega Fabio Malagoli - sono favorite dal fatto che all’interno della struttura di Techboard trova spazio anche l’area attrezzata Millemilia, un garage per supercars, che permette di avere attrezzature e strutture direttamente a fianco dei laboratori. Questo crea un ulteriore elemento di sinergia rispetto a quello territoriale, vista la centralità della città di Modena nella “motor valley”». 

Non solo automotive: Handhy sviluppa le proprie competenze in ambito biomedicale con utilizzo di tecnologie IoT, settore dove trova applicazione anche il visore per rilevare le alterazioni emotive in lavorazione presso la start up Osver.  Techeateasy si occupa dello sviluppo di macchine da caffè ad alta tecnologia. Holomask opera nell’ambito della realtà estesa e della visione: ha sviluppato una piattaforma digitale che, grazie anche all’impiego di smart glasses, consente di effettuare interventi di manutenzione a distanza. Allo studio c’è un sistema di visione che permetterà di ridurre ulteriormente gli scarti della frutta. Infine, la Genetica 23 ha sviluppato un progetto per cui, analizzando il Dna della singola persona, si va a realizzare una crema “anti age” su misura, personalizzata. Principalmente le start up ospitate da E-Hub coinvolgono soprattutto professionisti con qualifiche ingegneristiche, con un’età media intorno ai 35 anni di età.

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