Prezzi di gas ed energia fuori controllo: dai bar alla distribuzione alimentare, dai trasporti alle industrie ceramiche, sono tanti i settori che vedono il rischio di chiusura per l’impennata dei prezzi di gas ed energia. Le super bollette stanno arrivando a tutte le imprese con aumenti da capogiro. Come far fronte ad un autunno che si preannuncia drammatico? Sentiamo la testimonianza di Corrado Girotti, presidente dell’azienda Miele, lavanderia industriale con sede a Castel Maggiore: “Allo stato attuale non lo sappiamo, le bollette della luce sono quintuplicate mentre per quanto riguarda il gas il prezzo è sei volte tanto rispetto all’anno scorso. Sinceramente non ce la facciamo più anche perché, essendo la nostra un’azienda di servizi, abbiamo margini risicati che non permettono di coprire un aumento dei costi del 400 per cento.
L’ultima bolletta ricevuta a quanto ammonta?
Fresca fresca, quella della luce arrivata venerdì è di 45 mila euro, contro i 9 mila dei mesi precedenti.
A questo punto come pensate di far fronte a questi costi esorbitanti?
Non lo sappiamo perché, lavorando con enti pubblici, abbiamo prezzi blindati stabiliti a inizio gara e non possiamo di certo ribaltare i costi sulla clientela. Vedremo come fare con le banche piuttosto che ridurre le ore di produzione. Il problema è che noi abbiamo obblighi di consegna, servendo gli ospedali.
Quanti sono i dipendenti? Ha parlato con loro delle preoccupazioni del momento?
Allo state attuale i dipendenti sono 45, ne parliamo da mesi della situazione drammatica. Sembrava che dal governo ci promettessero mari e monti, di mettere un tetto sul prezzo del gas in realtà siamo tutti in balia delle onde. Più che altro mi chiedo quale azienda sia in grado di sopportare questi costi. Siamo molto demoralizzati e vediamo cadere tutti gli sforzi fatti in 20 anni.
Giada Chiari