Sono stati rinviati a giudizio gli imprenditori Fiano e Jacopo Setti, nonno e nipote, titolare il primo e responsabile della sicurezza il secondo della Bombonette di Camposanto, azienda di packaging, dove il 3 agosto 2021, morì schiacciata da una fustellatrice la 40enne Laila El Harim. Per gli imputati le accuse sono di omicidio colposo in concorso, con l’aggravante della violazione delle norme antinfortunistica.
Il compagno e la figlia di Laila, così come genitori e fratelli dell’operaia marocchina, hanno già ottenuto risarcimenti in denaro.
Sotto accusa i sistemi di sicurezza della macchina e la scarsa formazione della dipendente