Le indagini svolte finora consentono di escludere con certezza la presenza di un collega di Alice Neri, il cosiddetto 'quarto uomo', mai indagato, nell'area in cui intorno alle 5.15 del 18 novembre l'auto della 32enne venne rilevata in movimento a Concordia per l'ultima volta. Lo spiega il Gip di Modena Andrea Scarpa, che non ha accolto la richiesta della difesa del marito della donna di far analizzare, in incidente probatorio, la tuta da lavoro di quel collega di lavoro, che aveva una relazione con la vittima. Per l'omicidio il principale sospettato, attualmente in carcere, è il 29enne tunisino Mohamed Gaaloul. Il gip ha disposto un nuovo incidente probatorio, con udienza fissata il 28 aprile, per far svolgere esami biologici su ulteriori oggetti - un fazzoletto, due mozziconi e resti di anelli e di una spilla trovati nel luogo dove è stata bruciata la vettura, oltre alle spazzole sequestrate a casa di Alice.