Anche Modena si mobilita per donare una speranza di vita ad Alessandro Maria, il bimbo di un anno e mezzo in cerca di un donatore compatibile di midollo osseo la cui storia sta commuovendo il paese. Domani, dalle 18.30, l’appuntamento è alla sala polivalente di via Viterbo per “Match for Alessandro”, iniziativa organizzata da ADMO.
“Match for Alessandro in realtà è un match per tutti – dice la presidente di ADMO Emilia Romagna Rita Malavolta, intervistata da Chiara Tassi- nel nostro paese sono circa 2000 ogni anno le persone che necessitano di questo tipo di trapianto, e 600 sono bambini: stiamo lavorando per tutti coloro che sono in attesa di un trapianto”.
La serata di domani (dalle 18.30 presso la Sala Polivalente di via Viterbo a Modena) è stata organizzata proprio per rispondere alla grande richiesta che da Modena è arrivata di poter aiutare Alessandro. Si tratta di una serata prima di tutto informativa, in cui ci saranno medici e personale qualificato che spiegherà che cosa significa diventare donatore. “Chi aderisce deve essere consapevole che non è solo per Alessandro, ma per tutti gli Alessandri al mondo in attesa di trapianto e che vendono in questo l’unica speranza di vita – specifica la Malavolta- La compatibilità, per di più, è un fattore molto raro, parliamo di una persona compatibile su 100mila. Per questo è necessaria una grande consapevolezza: nel momento in cui una persona viene chiamata a donare deve essere conscia del fatto che può essere l’unica persona al mondo in grado di salvare una vita e un no in quel momento significa, da parte del ricevente, non avere più una speranza”. Va specificato infatti che, nonostante si sia iscritti nel registro dei donatori, solo ed esclusivamente nel caso in cui risulti una compatibilità, il donatore viene contattato. Possono passare anni. O può non accadere mai. Ma se succede, bisogna essere preparati.
“Domani sera sarà anche possibile, per chi lo vorrà, effettuare il test –puntualizza la Malavolta – che non è altro che un semplice prelievo di saliva attraverso un kit apposito. Da questo poi viene estratto il DNA del cromosoma 6, la cui mappatura viene inserita nel Registro nazionale e mondiale, consultato ogni volta che un paziente necessita di trapianto”. Ma chi può donare? Per essere ammessi al Registro Donatori di Midollo osseo, occorre avere tra i 18 e i 35 anni, un peso corporeo di almeno 50 kg e non soffrire di una patologia escludente. “Il fatto di accettare solo giovani ha sollevato naturalmente molte critiche – conclude la Malavolta- ma dietro c’è ovviamente una ragione medica, scientifica: i trapiantologi hanno dimostrato che la guarigione con il midollo di una persona giovane è molto, molto elevata. Più si va avanti con gli anni più si abbassa drasticamente la possibilità di vita e di guarigione del paziente”.
(Foto: giovani in fila alla serata organizzata sabato scorso a Castelfranco, sempre da ADMO)