Muore ad appena 5 mesi dopo una circoncisione eseguita in casa dagli stessi genitori. E’ accaduto a Scandiano, nel reggiano. Si tratta della seconda morte per una circoncisione clandestina di un bimbo in pochi mesi nel reggiano.
Il 35% delle circa 5mila circoncisioni che ogni anno viene eseguita in Italia è praticata in modo clandestino, dalle famiglie, da santoni o in ambulatori non certificati dove bambini spesso troppo piccoli vengono sottoposti a questa pratica. Chiara Tassi ne ha parlato con il prof. Foad Aodi, presidente dell’Associazione Medici di origine straniera in Italia…
"Nel nostro paese, dato che la circoncisione rituale non è inserita dal Ministero della Sanità nei servizi essenziali, questa pratica non può essere inserita nel Servizio Sanitario Nazionale. E non trovando questa alternativa, tanti finiscono nel canale clandestino".
Ci sono alcune Regioni però con cui le Ausl hanno siglato accordi per operare in determinate strutture pubbliche. Sa se ne esistono in Emilia Romagna?
"No, non mi risulta. E noi ci rivolgiamo al Ministero affinché venga approvata una legge omogenea nazionale cosicché tutte le Regioni possano aprire ambulatori per circoncisioni come abbiamo fatto in Lazio, con la Ausl di Civitavecchia, dovei maschi di religione mussulmana o ebraica possono accedere con un ticket non a carico del Servizio Sanitario Nazionale che va da 200 a 250 euro. A Civitavecchia, però, la pratica non viene eseguita su bambini sotto i quattro anni di età".
Perché un altro problema si pone sull’età del bambino: i genitori vogliono circoncidere bimbi molto piccoli…
"Quello dell’età è uno dei motivi principali per cui i genitori si rivolgono ai canali clandestini, insieme ai costi, che molte famiglie spesso in difficoltà economiche, non riescono a sostenere. Gli ambulatori privati chiedono per una circoncisione dai 2mila 500 ai 4mila euro, contro i 50 delle pratiche clandestine".
Ma i genitori vogliono eseguire la circoncisione nei primi mesi di vita del bambino perché questo prevede la religione?
"La religione ebraica prevede che i bimbi vengano circoncisi entro l’8° giorno dalla nascita, ma gli ebrei hanno i loro canali per questa pratica, e con loro non ci sono problemi. Le difficoltà invece nascono con le famiglie mussulmane. Va detto però che per la religione mussulmana la circoncisione non è una pratica obbligatoria, ma facoltativa, e che non esistono limiti di età per eseguirla, quindi è una decisione, quella di praticarla su bambini così piccoli, presa esclusivamente dalla famiglia".