Secondo le statistiche dell’Aidap, nel Nord Italia lo 0,36% della popolazione soffre di disturbi dell’alimentazione, di cui la grande maggioranza donne, anche se la componente maschile è in aumento. Sta cambiando anche l’età in cui questi disturbi si manifestano, con casi in crescita sia prima che dopo rispetto alla fascia prevalente che va dai 14 e i 18 anni. Il tasso di obesità, in Italia, si aggira intorno al 10% della popolazione totale.
Presso la Casa di cura Fogliani è stato attivato un team multidisciplinare di esperti composto da Dante Zini, Specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e già Direttore dell’Unità Operativa di ‘Medicina Interna, Obesità e Disturbi del Comportamento Alimentare’ dell’Ospedale di Baggiovara, Elisa Valdastri Psicologa e Psicoterapeuta e Federica Cellario dietista. L’Unità Operativa di Modena fa parte della rete nazionale dei centri dell’Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso (AIDAP).
Il Centro è in grado di offrire terapia ambulatoriale ai pazienti con disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata - BED) e di quelli con obesità e malattie del metabolismo.
Il periodo della pandemia Covid-19 ha fatto sì che problemi di questo genere si acuissero, come spiega a Chiara Tassi la Psicologa e Psicoterapeuta Elisa Valdastri:
Dott.ssa i problemi legati al cibo quanto erano frequenti sul territorio pre-pandemia?
Già moltissimo, tanto che proprio sul nostro territorio era stato avviato anni fa un percorso, presso l’ospedale di Baggiovara, per raccogliere questo bacino di utenti. Poi purtroppo con la pandemia sono stati tagliati diversi servizi, tra cui questo, e le persone che venivano seguite si sono ritrovate a non sapere a chi rivolgersi. Senza contare poi che con la pandemia questo tipo di disturbi, come tanti altri a livello psichico, sono aumentati. Quindi c’è meno risposta territoriale ma più domanda.
L’aumento di disturbi comportamentali legati al cibo, in pandemia, sono aumentati in tutte le forme e in tutte le età?
Si. Soprattutto nella fasce dell’adolescenza per quanto riguarda la restrizione alimentare. La pandemia se da un lato ha fatto aumentare l’ansia legata proprio al diffondersi della malattia, dall’altra ha costretto questi ragazzini –che per la loro età hanno bisogno di vivere “l’esterno”- a stare chiusi in casa senza scuola, senza sport, senza confrontarsi con i propri pari. E hanno patito tanto. Infatti insieme a disturbi del comportamento alimentare sono emerse anche patologie legate alla depressione, attacchi di panico, ecc.
A Baggiovara ad occuparsi di chi si rivolgeva all’ambulatorio c’era una equipe multidisciplinare. E’ così anche qui?
Si, anche qui alla casa di cura Fogliani siamo un’equipe multidisciplinare. Il paziente viene preso in carico in toto: della parte medica si occupa il dott. Zini, di quella più legata all’alimentazione si occupa la Dietista Federica Cellario e la parte psicologica che è quella che seguo io.
Chi avesse bisogno del nostro aiuto può chiamare la Casa di Cura Fogliani. L’equipe è privata, ma la Casa di Cura è una struttura accreditata, per cui con una richiesta medica è possibile dedurre la spesa delle sedute dalla denuncia dei redditi.