Il Policlinico di Modena partecipa alla Giornata Mondiale del Melanoma, che si celebra il 24 maggio e ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione di questa grave patologia della pelle.
La prevenzione si fa accedendo alle visite specialistiche ma per tante specialità le liste d’attesa sono sature e le visite sono possibili solo a pagamento.
Al Policlinico di Modena sono state effettuate 270 diagnosi di nuovi melanomi, +20 rispetto ai 250 del 2021.
“Il Melanoma – spiega la prof.ssa Cristina Magnoni, Direttore della Dermatologia e Responsabile Chirurgia Dermatologica - è un tumore maligno che si origina dai melanociti che fanno parte, insieme ai cheratinociti, dell'epidermide e hanno il compito di produrre melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari. Analogamente ai nevi il melanoma può insorgere su cute e su mucose, o, molto più raramente, dai melanociti posti in sedi extracutanee (occhio, meningi, orecchio interno). I principali fattori di rischio per il melanoma includono: il numero di nevi comuni e atipici, le caratteristiche fenotipiche come il colore della pelle e dei capelli (soggetti con pelle chiara e colore rosso o chiaro di capelli sono quelli che presentano il rischio maggiore), la storia familiare o personale di melanoma e/o carcinomi e lesioni precancerose e il pattern di esposizione alle radiazioni ultraviolette. È consigliabile controllare i nevi da un dermatologo con una periodicità che dipende da diversi fattori e che va valutata insieme al Medico di Medicina Generale. In caso di nevo sospetto il dermatologo può inviare il paziente a un centro di secondo livello come il nostro che svolge gli approfondimenti diagnostici e può rimuovere la lesione sospetta che viene inviata poi all’Anatomia Patologica. In caso di conferma della natura maligna della lesione, il paziente viene inserito nel percorso di trattamento e follow-up che prevede poi controlli periodici”.