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Modena Società Sala Ibrida, raccolti 620mila euro. All’obiettivo ne mancano 380mila

Sala Ibrida, raccolti 620mila euro. All’obiettivo ne mancano 380mila

Calamitiamo? Enrico Cheli e Orietta Berti: tante iniziative e testimonial a favore della Sala Operatoria del Futuro. Il 21 dicembre Open Day all’Ospedale Civile

Lascia un commento | Tempo di lettura 769 secondi Modena - 12 Apr 2018 - 17:44

Cos’è la Sala Ibrida 

 

La Sala Ibrida è una Sala Operatoria ad alta tecnologia, dove sono presenti diverse apparecchiature radiologiche tra le quali un angiografo di grande potenza. È un ambiente chirurgico, quindi sterile, un unico ambiente dove si può effettuare una diagnosi immediata e, contemporaneamente, senza spostare il paziente, si possono eseguire le procedure chirurgiche. Questo consente di agire con più precisione e sicurezza per il paziente, perché l’intervento chirurgico può essere adattato all’evolversi del quadro clinico, controllando il risultato in tempo reale.  Grazie alle professionalità e alle nuove tecnologie è possibile intervenire con tecniche ancora più mini-invasive, cioè basate su piccole incisioni chirurgiche che comportano la riduzione delle complicanze e un netto miglioramento dei tempi di recupero del paziente. Una caratteristica che aiuta i chirurghi a intervenire su un'importante percentuale di malati, che altrimenti sarebbe esclusa dalla possibilità di un'operazione.  Il vantaggio della Sala ibrida è legato quindi all'urgenza, all'emergenza e alla traumatologia: il paziente arriva direttamente in sala operatoria non c'è perdita di tempo perché la diagnosi e la cura sono quasi contemporanee. La sala ibrida consente anche di svolgere una vasta gamma di interventi anche nelle patologie complesse di tipo vascolare, cardiologiche, neurochirurgiche, urologiche e gastroenterologiche. 

 

Il 18 ottobre 2017 l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, insieme a Rock no War, ha lanciato la campagna di raccolta fondi Tutti insieme per la sala operatoria del futuro con l’obiettivo di realizzare all’Ospedale Civile di Baggiovara la Sala Ibrida della Provincia di Modena. Oggi, a sei mesi dal lancio della campagna, sono stati raccolti 620.000 euro, grazie a numerose iniziative e alla collaborazione di tutti. L’obiettivo della campagna è raggiungere il 1 milione di euro necessario ad acquistare l’angiografo digitale. Perché questo sogno diventi realtà, quindi, mancano ancora 380.000 euroL’Azienda Ospedaliero - Universitaria ha disegnato la road map dei lavori edilizi e di impiantistica che cominceranno il 21 luglio per concludersi il 27 agosto 2018 e che verranno pagati dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria per 1,2 milioni di euro.  Se tanto è stato fatto, la strada è ancora lunga: per questo motivo sono numerose le iniziative previste nei prossimi mesi per sostenere la campagna. Tra queste spiccano l’avvio di Calamitiamo? il supporto della grande distribuzione e l’impegno di molti testimonial che hanno deciso di sostenere la campagna. Tra loro, Maurizio Cheli e Orietta Berti, due storie diverse, unite dal progetto Sala Ibrida.  “Quando sei mesi fa abbiamo lanciato l’iniziativa non potevamo sapere quale sarebbe stata la adesione della comunità. – ha commentato Ivan Trenti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – Oggi, dopo circa sei mesi, siamo qui per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato sodo per questa campagna che ha davvero unito le anime migliori del nostro territorio: associazioni, professionisti, mondo industriale, cittadini. In tanti hanno raccolto il nostro invito con entusiasmo. Per questo è indispensabile fare insieme il punto della situazione e prendere un impegno pubblico per la realizzazione completa del progetto. Riteniamo importante ufficializzare oggi la “road map” dei lavori per dare a tutti quelli che si stanno impegnando e che si impegneranno la concretezza di quello che stiamo facendo.” 

I lavori di ristrutturazione necessari all’installazione della Sala Ibrida comporteranno la modifica di una zona del Blocco Operatorio principale dell’Ospedale Civile.  I lavori entreranno nel vivo dal 21 luglio e per circa sei settimane l’attività chirurgica verrà effettuata presso le sale operatorie della Day-Surgery. Dopo il termine della prima fase di cantiere, il Blocco verrà riattivato, presumibilmente nei primi giorni di settembre; il resto dei lavori, che creeranno un minore disturbo all’attività chirurgica, verranno portati avanti fino al mese di dicembre. Il 21 dicembre ci sarà l’Open Day all’Ospedale di Baggiovara dove, finalmente, verrà mostrato l’angiografo, il frutto dell’impegno di tutti e, più in generale, la cittadinanza potrà visitare le strutture dell’ospedale. La nuova sala operatoria sarà un gioiello tecnologico all’avanguardia, un grande spazio che conterrà apparecchiature tra le quali un angiografo di grande potenza. In questo unico ambiente gli specialisti potranno effettuare una diagnosi immediata e contemporaneamente, senza spostare il paziente, agire per le fasi interventistiche e chirurgiche in modo rapido preciso e sicuro

Sono tante le iniziative effettuate in questi mesi. Tra queste vanno ricordate la cena degli Auguri della Confimi Emilia Associazione delle Imprese Manifatturiere del territorio Emiliano, e la cena del 12 dicembre 2017 al Club La Meridiana a cura di ALMAD (Associazione per la Lotta alle Malattie dell'Apparato Digerente), condotta da Andrea Barbi. Di grande impatto è stata, dal 16 al 17 dicembre, la vendita migliaia di sacchetti di agrumi, grazie alla generosa offerta di Animo Calabria. Le arance sono state acquistate anche da molti dipendenti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che hanno così voluto partecipare alla campagna di raccolta fondi. Il 21 dicembre, l’Ensemble Mandolinistico Estense, si è esibito in un concerto natalizio, nella hall dell'Ospedale Civile di Baggiovara. Sempre durante le feste natalizie e in occasione della Befana l’Associazione Magreta, Cultura e Solidarietà ha raccolto fondi per la Sala Ibrida tramite diverse iniziative tra cui la commedia teatrale della compagnia "Diritto e Rovescio" e la tombola della befana 2018. Il 23 gennaio 2018 è stata la volta della cena del Lions Club Wiligelmo, mentre il 26 gennaio c’è stata la cena organizzata da Borsari S.p.A Nonantola. Il 4 marzo il Circolo Paradisi di Vignola ha organizzato presso la propria sede un torneo di burraco in favore della Sala Ibrida. Il 20 marzo l’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello ha ospitato una serata informativa, condotta dalla giornalista Federica Galli e dalla Strana Coppia, alla quale hanno partecipato 300 persone che hanno potuto conoscere la campagna di raccolta fondi. Il 22 di marzo è stata la volta della cena di gala organizzata dall’associazione Nord e Sud al ristorante La cartiera di Vignola. Domenica 8 aprile i Lions di Sassuolo, Vignola, Pavullo, Appennino EST, Formigine e Castelnuovo Rangone hanno organizzato, in occasione della Giornata Internazionale Lions, sei itinerari per conoscere meglio la storia di Modena e sostenere la Sala Ibrida. 

Sono stati mesi di grande attività – ha spiegato Maurizia Gherardi, Direttore del Servizio di Comunicazione – grazie alla passione dei singoli professionisti del comitato promotore e al supporto del mondo del volontariato e delle istituzioni. La campagna, però, non è conclusa. Anzi, si può dire che abbiamo conservato alcune importanti iniziative per il gran finale. La conferenza stampa di oggi è l’occasione per lanciare Calamitiamo? In questi giorni, sugli scaffali di diversi esercizi commerciali della nostra Provincia, cominciano ad apparire espositori di calamite che riproducono l’orchestra della Sala Ibrida.  Si tratta di gadget pensati per tutti, per coloro che non hanno grandi possibilità ma vogliono mettere un piccolo mattoncino per la sala ibrida. Si tratta delle tipiche calamite da fissare, ad esempio, al frigorifero, per ricordo. Chi desidera avere questa calamita o regalarla a qualcuno può acquistarla e contribuire anche con questa iniziativa alla raccolta fondi per la sala operatoria del futuro.”  Le calamite sono state fornite dalla Margen SPA, dalla Carrozzeria Zanasi e da SICER e sono distribuite grazie alla collaborazione dell’Associazione Angela Serra, dell’Associazione ALMAD e dell’Associazione Regina Elena. Sono una quindicina a oggi gli esercizi in tutta la Provincia che hanno aderito all’iniziativa.

Oltre alle calamite – conclude Maurizia Gherardi – abbiamo avuto la disponibilità di una serie di testimonial che hanno accettato di prestare il loro volto alla campagna. Oggi presentiamo i primi due testimonial, due personaggi diversi le cui storie sono state unite dalla campagna per la Sala Ibrida. Oggi conosciamo queste storie, vi posso anticipare che ne seguiranno altre”.  Maurizio Cheli, nato a Zocca, ha sentito parlare della campagna da un amico, paziente dell’Ospedale Civile e ha dato subito la sua disponibilità a promuovere la Sala Ibrida. Cheli, ingegnere aereospaziale e astronauta, ha visto nella tecnologia e nel lavoro di equipe della Sala Ibrida molte similitudini con una missione spaziale. Orietta Berti ha avuto un parente seguito all’Ospedale Civile di Baggiovara ed è stata questa sua esperienza personale a coinvolgere la cantante di Cavriago nel progetto. 

Da maggio a giugno la grande distribuzione, in collaborazione con ROCK NO WAR, parteciperà alla campagna di raccolta fondi, devolvendo una parte dell’incasso su alcuni prodotti alimentari tipici del nostro territorio – lambrusco, grana – che saranno identificati dall’etichetta della campagna. “In meno di otto mesi abbiamo raggiunto 620.000 euro – ha commentato Giorgio Amadessi, Presidente di ROCK NO WAR – un risultato di grande importanza sia per la cifra raggiunta, sia per la modalità di raccolta che ha visto convivere le grandi donazioni sia il contributo di tante associazioni e cittadini. Ciascuno ha donato ciò che riusciva per il bene comune. Una bella avventura che sta unendo un’intera Provincia intorno alla propria sanità pubblica. Questi benefattori verranno ringraziati ufficialmente il 29 giugno nel corso della cena di gala che organizziamo in Accademia con la Banca Interprovinciale di Modena, dove saranno presenti alcuni donatori e i testimonial”.  I 620.000 euro raccolti sono frutto della generosità di cittadini e grandi gruppi industriali e finanziari della Provincia. “Ciascuno ha donato ciò che poteva in una bellissima gara di solidarietà”. Ha concluso Amadessi.

"In questi mesi c’è stato un forte impegno collettivo a favore dell’obiettivo, e vanno ringraziati tutte e tutti coloro che hanno sostenuto la causa, mettendo a disposizione la propria professionalità o elargendo piccole e grandi donazioni. Un grazie va all’intero territorio modenese, sempre instancabile per altruismo e generosità – ha concluso Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della CTSS e Sindaco di Modena – e a Rock No War per il suo costante supporto. Ora siamo vicini a raggiungere il milione di euro, e invito quindi chi può a contribuire per tagliare il traguardo. L’impegno per una sanità moderna, con personale qualificato e sempre le migliori tecnologie a disposizione, è fondamentale per la qualità della vita nel nostro territorio e serve il contributo di tutti

La nostra orchestra: il comitato promotore

Il Comitato promotore è composto da: Marco Barozzi, Direttore Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, Elisabetta Bertellini, Direttore Anestesia e Rianimazione, Giampaolo Bianchi, Direttore Urologia, Rita Luisa Conigliaro, Direttore Endoscopia Digestiva, Giacomo Pavesi, Direttore Neurochirurgia, Micaela Piccoli, Direttore Chirurgia Generale, d'Urgenza e Nuove Tecnologie, Roberto Silingardi, Direttore Chirurgia Vascolare, Stefano Tondi, Direttore Cardiologia, Pietro Torricelli, Direttore Dipartimento Diagnostica per Immagini. 

La campagna di raccolta fondi per l’acquisto dell’angiografo

Chiunque voglia e possa contribuire alla raccolta fondi può effettuare il proprio versamento tramite bonifico bancario sul conto corrente “Rock NO WAR ONLUS – SALA IBRIDA” IBAN IT 62 O 03395 66780 CC0020011937 Banca Interprovinciale – filiale di Formigine (in causale indicare: EROGAZIONE LIBERALE + nome/cognome indirizzo e C.F.) oppure Tramite PayPal con destinatario pagamenti@rocknowar.it (nel messaggio aggiuntivo indicare: EROGAZIONE LIBERALE + nome/cognome indirizzo e C.F.). Grazie a ROCK NO WAR che usufruisce dei vantaggi fiscali delle ONLUS, sarà possibile recuperare parzialmente quanto donato in base alla normativa vigente. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito web www.salaibridamodena.it  e sul sito di ROCK NO WAR.  

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