La danza come arte che unisce corpo e mente, che supera i limiti e abbatte le barriere fisiche e mentali. Questa la filosofia alla base del flamenco inclusivo. Grazie ad un workshop internazionale che si terrà la prossima settimana (dal 7 al 13 ottobre) a Fiorano Modenese il maestro e coreografo Josè Galan intende avvicinare le persone con disabilità a questa arte, puntando anche sugli aspetti ludici dell’attività, capace di risvegliare la creatività individuale.
Elementi tipici della danza, quali il potenziamento dell’equilibrio, della coordinazione e del ritmo, attivano processi neurologici, fisiologici ed emotivi che migliorano l’attenzione individuale e la qualità della vita, favorendo una maggiore consapevolezza. “La danza è l’equilibrio tra studio ed esperienza – riassume Galan – tra formazione e vissuto. Bisogna essere consapevoli del proprio corpo e poi lasciarlo libero al ritmo del cuore, in modo che balli con l’anima”.
Dopo il successo della prima edizione, il flamenco inclusivo torna anche quest'anno a Fiorano: oltre 30 le persone con disabilità che parteciperanno al workshop internazionale insieme a 5 ballerine e insegnanti di flamenco provenienti da tutta Italia e 12 educatori delle associazioni partner.
L’iniziativa è organizzata da GS LIBERTAS Fiorano ASD in collaborazione con Anffas, Agape, Gulliver e CSI Modena, con il sostegno del Comune di Fiorano Modenese e di ISOGLASS e il patrocinio dei Comuni di Fiorano Modenese e Formigine e dell’Unione dei Comuni del distretto.
Domenica 13 ottobre è prevista un’esibizione finale in piazza Ciro Menotti a Fiorano Modenese alle ore 12 (in caso di maltempo, presso la palestra delle scuole Ferrari in via Niccolò Machiavelli) a cui è invitata tutta la cittadinanza.