Gli agenti della Digos di Modena hanno arrestato ieri a Milano un tunisino di 33 anni inserito nella lista dei detenuti a rischio radicalizzazione islamica che non aveva più fatto ritorno alla casa-lavoro di Castelfranco Emilia, nel Modenese, dove stava scontando l'ultima parte di una pena per spaccio di droga, affrontando il percorso di reinserimento attraverso attività lavorative.
L'uomo, che precedentemente era detenuto nel carcere di Perugia, aveva ottenuto il lavoro esterno al carcere, venendo
impiegato in un mercato solidale a Castelfranco, dove vendeva iprodotti dell'orto della casa-lavoro con l'obbligo di fare
ritorno nel tardo pomeriggio alla struttura. Sabato 30 novembre, alla terza uscita al mercato, sempre monitorato da un 'tutor', il 33enne si è tuttavia allontanato facendo perdere le sue tracce.È stata quindi allertata la Digos, trattandosi di un
detenuto ritenuto a rischio radicalizzazione di livello 'medio',a fronte di atteggiamenti anti-occidentali tenuti mentre era
recluso a Perugia. Se in un primo momento proprio a Perugia gli agenti della Digos di Modena erano andati a cercarlo, più nello specifico a Gubbio dove risiede una donna dalla quale ha avuto un figlio, il suo telefono acceso, dopo cinque giorni, a Milano ha portato gli agenti al parco Vittorio Formentano, dove è stato arrestato per evasione. Attualmente il 33enne si trova nelcarcere di San Vittore e a breve dovrebbe rientrare alla casa-lavoro di Castelfranco per finire di scontare la sua pena.