Si è superata la soglia psicologica dei 10mila casi positivi in Emilia Romagna (ieri erano10.054) con 800 nuovi contagiati nelle ultime 24 ore. “Un trend che inizia ad essere in riduzione” ha detto ieri il commissario per l’emergenza Sergio Venturi, ma non dobbiamo mollare. E non dobbiamo farlo soprattutto a Modena, dove i numeri sono purtroppo ancora molto alti.
14 morti in un solo giorno. E’ drammatico l’ultimo bilancio delle vittime da coronavirus diffuso ieri per quanto riguarda la provincia di Modena, dove ci sono stati anche 179 nuovi contagiati. Leggermente più bassi i dati per quanto riguarda il reggiano, dove l’ultimo aggiornamento parla di 9 morti e 152 nuovi positivi.
Nel modenese un dipendente di Poste Italiane del centro di San Felice è morto martedì pomeriggio nella sua abitazione dopo che sabato scorso era stato sottoposto a tampone. La vittima è Giuseppe Crognale, 55 anni. Ora si attendono i risultati dal tampone, mentre una collega dell’uomo è già risultata positiva. La notizia è stata resa nota dai sindacati che parlano di altri dipendenti positivi, due a Vignola e due a Fiorano.
Decesso accertato da coronavirus invece in una casa per anziani a San Felice –la Augusto Modena- dove altre 19 persone risultano positive, mentre si attende l’esito di nuovi tamponi. “La situazione è sotto controllo –ha detto il direttore della struttura- ma c’è carenza di dispositivi di protezione”.
E proprio le residenze per anziani rischiano di diventare polveriere sia per gli anziani ospiti sia per gli operatori che se ne occupano. E se il sindacato dei pensionati ha lanciato un allarme a livello nazionale, a Reggio è stato chiesto un incontro urgente alla Conferenza territoriale socio sanitario proprio per fare il punto sulle case protette e dei servizi domiciliari per i quali –scrivono i sindacati in una nota – “non ci risultano iniziative specifiche adottate”.